Uno dei disturbi psichici più comuni e invalidanti è la depressione. L’OMS ha previsto che presto la depressione sarà la seconda causa di invalidità dopo le malattie cardiovascolari, dato che la percentuale delle persone che ne soffrono sta crescendo costantemente.

DEFINIZIONE

La depressione è un disturbo dell’umore, funzione psichica importante per l’adattamento. L’umore generalmente è flessibile: quando gli individui vivono eventi o situazioni piacevoli, esso flette verso l’alto, mentre flette verso il basso in situazioni negative e spiacevoli. 

Chi soffre di depressione non mostra questa flessibilità, ma il suo umore è costantemente flesso verso il basso, indipendentemente dalle situazioni esterne.

Non a caso chi presenta i sintomi della depressione mostra frequenti e intensi stati di insoddisfazione e tristezza, tendendo a non provare piacere nelle comuni attività quotidiane. Le persone che soffrono di depressione vivono in una condizione di costante malumore e con pensieri negativi e pessimisti circa sé stessi, gli altri e il proprio futuro.

È una malattia invalidante che coinvolge spesso sia la sfera affettiva sia cognitiva della persona, influendo negativamente in modo disadattivo sulla vita familiare, lavorativa, sullo studio, sulle abitudini alimentari e sul sonno, sulla salute fisica con forte impatto dunque sullo stile di vita e la qualità della vita in generale. Infatti, i principali elementi che caratterizzano il disturbo sono:

  1. Una specifica alterazione dell’umore: tristezza, solitudine, apatia.
  2. Un concetto di sé negativo associato a rimproveri e auto-colpa.
  3. Desideri regressivi e auto-punitivi: desideri di fuggire, nascondersi o morire.
  4. Cambiamenti vegetativi: anoressia, insonnia, perdita di libido.
  5. Cambiamento nel livello di attività: ritardo o agitazione.

In generale, sentirsi depressi significa vedere il mondo attraverso degli occhiali con le lenti scure: tutto sembra più opaco e difficile da affrontare, anche alzarsi dal letto al mattino o fare una doccia. Molte persone depresse hanno la sensazione che gli altri non possano comprendere il proprio stato d’animo.

LE DIVERSE FORME DI DEPRESSIONE

Tra i disturbi depressivi più frequenti troviamo il disturbo depressivo maggiore, il disturbo depressivo persistente (distimia), il disturbo disforico premestruale. Una forma di depressione molto comune è anche quella Post- Partum che colpisce le donne poco dopo aver dato alla luce un figlio. 

La caratteristica comune di tutti questi disturbi è la presenza di umore triste, sensazioni di vuoto e irritabilità, accompagnati da cambiamenti somatici e cognitivi che influenzano in modo significativo la capacità di funzionamento dell’individuo. Ciò che differisce tra loro sono la durata, il tempismo o la presunta etiologia.

Altre forme di depressione sono:

I SINTOMI DELLA DEPRESSIONE

Il DSM evidenzia i sintomi biologici e somatici della depressione, trascurando quelli soggettivi.

Invece, molti studi sottolineano che i sintomi soggettivi come l’umore depresso, i sentimenti di disperazione e l’autosvalutazione hanno la stessa, se non maggiore, importanza dei sintomi biologici.

I sintomi della depressione più comuni, per la maggior parte definiti dal DSM, sono:

  • La perdita di energie;
  • Senso di fatica
  • Difficoltà nella concentrazione;
  • Agitazione motoria e nervosismo;
  • Perdita o aumento di peso;
  • Disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia);
  • Mancanza di desiderio sessuale e dolori fisici;

A questi però vanno uniti anche i vissuti emotivi tipici della depressione: le emozioni sperimentate da chi ne soffre sono la tristezza, l’angoscia, la disperazione, l’insoddisfazione, il senso di impotenza, la perdita della speranza e il senso di vuoto. Inoltre vi sono anche:

  • I sintomi cognitivi: la difficoltà nel prendere decisioni e nel risolvere i problemi, la ruminazione mentale (restare a pensare al proprio malessere e alle possibili ragioni), autocriticismo e autosvalutazione e pensiero pessimista.

I comportamenti che contraddistinguono la persona depressa sono l’isolamento sociale, i comportamenti passivi, frequenti lamentele, la riduzione dell’attività sessuale e i tentativi di suicidio.

LE CAUSE PRINCIPALI

La depressione può colpire chiunque. Molti dichiarano che è spesso un sentimento di perdita a causare il manifestarsi del disturbo. Tuttavia le cause della depressione restano molteplici e diverse da persona a persona tra cui:

  • Ereditarietà;
  • Ambiente sociale;
  • Lutti familiari;
  • Problemi di lavoro.

Le ricerche mostrano la presenza di due fattori di rischio principali come cause della depressione:

  • il fattore biologico: alcune persone nascono con una maggiore predisposizione genetica verso la depressione;
  • il fattore psicologico: le esperienze e i comportamenti appresi nel corso della propria storia di vita possono rendere vulnerabili alla depressione.

LE CONSEGUENZE

Le conseguenze della depressione colpiscono diversi ambiti della vita del paziente. Chi ne soffre, infatti, ha importanti ripercussioni sulla vita di tutti i giorni, nella famiglia e nel lavoro. L’attività scolastica o professionale della persona depressa può diminuire in quantità e qualità soprattutto a causa dei problemi di concentrazione e di memoria che tipicamente presentano le persone con depressione. Questo disturbo, inoltre, porta al ritiro sociale e con il tempo danneggia le relazioni con i partner, con i figli, gli amici e i colleghi.

In chi soffre di depressione, l’umore condiziona anche il rapporto con sé stessi e il proprio corpo. Tipicamente, infatti, chi è depresso ha difficoltà a curare il proprio aspetto, mangiare e dormire in modo regolare.

Non bisogna trascurare le conseguenze della depressione a livello fisico: l’American Heart Association ha evidenziato che la depressione è associata ad un aumentato rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e cerebrovascolari. La depressione, se non trattata, peggiora gli esiti dell’insufficienza cardiaca e si associa ad una maggiore mortalità.

Inoltre, chi ne soffre, va incontro ad un ulteriore pericolo da affrontare: soffrire a lungo e in forma grave del disturbo porta l’individuo a pensare, e spesso tentare, il suicidio. Molte volte infatti, chi soffre del disturbo si toglie la vita lasciando nel pieno sconforto amici e parenti.

I PRINCIPALI TRATTAMENTI

Nel trattamento della depressione si ricorre alla terapia con antidepressivi e alla psicoterapia, entrambe di fondamentale importanza.

La terapia con antidepressivi è unicamente sintomatica, agisce cioè sui sintomi ed è necessaria quando la loro gravità inibisce la vita sociale, lavorativa e affettiva.

Intervenire solo con i farmaci però spesso non basta: va ricordato infatti che le cause della depressione non sono soltanto di tipo biologico e che il disturbo può insorgere anche per motivi di natura psicosociale.

Per questo motivo, in molti casi, proprio quando la gravità dei sintomi inibisce la vita sociale, relazionale e professionale dei pazienti, ricorrere alla sola psicoterapia non è una scelta corretta: è bene, infatti, intervenire farmacologicamente sui sintomi, in modo da ridurre la gravità e iniziare così un percorso psicoterapico.

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